Palermo – In una sequenza preoccupante di eventi criminali che hanno colpito la città di Palermo, un altro punto vendita di scommesse è stato oggetto di un’audace rapina. Il punto Intralot di corso Tukory, situato all’incrocio con via Perez, è diventato teatro di un allarmante episodio di violenza quando due uomini incappucciati e armati di pistola hanno eseguito un colpo rapido e pianificato.
Il proprietario dell’agenzia, visibilmente scosso, ha chiamato il numero di emergenza 112 immediatamente dopo la fuga dei rapinatori, fornendo una testimonianza dettagliata dell’accaduto. Ha spiegato agli operatori come i due malviventi lo abbiano minacciato e costretto ad aprire la cassaforte, portando via gli incassi accumulati negli ultimi giorni.
Gli agenti di polizia sono arrivati prontamente sul luogo del crimine, dove hanno potuto ascoltare la versione dei fatti fornita dalla vittima e visionare le registrazioni delle telecamere di sicurezza. Le immagini hanno documentato le varie fasi dell’assalto e la successiva fuga dei rapinatori, che si sono dileguati a bordo di uno scooter in direzione del quartiere Ballarò. Il bottino sottratto ammonta a circa 10.000 euro.
Questo incidente rappresenta il terzo attacco in poco più di un mese mirato alle agenzie di scommesse di Palermo, rivelando un trend inquietante e una sfida per le forze dell’ordine locali. Meno di una settimana fa, l’agenzia Eurobet di viale Campania è stata presa di mira in una rapina simile, con un bottino di circa 15.000 euro. Anche in quel caso, due uomini armati e con il volto coperto avevano minacciato i dipendenti prima di fuggire con il denaro.
Ventiquattro giorni prima, la scena si era già ripetuta al Goldbet di via Tasca Lanza, dove, seguendo un modus operandi ormai noto, due uomini incappucciati hanno fatto irruzione annunciando sin da subito le loro sinistre intenzioni. Questa serie di rapine solleva questioni di sicurezza e preoccupazioni crescenti tra i cittadini e gli operatori del settore delle scommesse, mentre la polizia continua a indagare e a cercare i responsabili.