Palermo – I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito all’alba di oggi un’importante operazione antimafia che ha portato all’arresto di 5 persone accusate di fare parte della famiglia mafiosa di Carini. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della DDA ed è il risultato di una complessa indagine condotta tra il 2021 e il 2023 dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri.
Quattro degli arrestati sono finiti in carcere mentre un altro è stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e detenzione illegale di armi.
Le indagini hanno permesso di fare luce sugli assetti interni della cosca mafiosa di Carini, legata al mandamento di Tommaso Natale-San Lorenzo di Palermo, documentando il pieno reinserimento nelle fila dell’organizzazione di boss che avevano scontato lunghe pene detentive e l’inserimento di nuove leve, rampolli di storiche famiglie mafiose del territorio.
In particolare, sarebbero emerse responsabilità in capo agli arrestati in relazione ad alcuni episodi estorsivi ai danni di agenzie immobiliari locali. Il racket delle estorsioni nelle compravendite di immobili sarebbe stato gestito dagli indagati attraverso prestanome incaricati di imporre il pagamento del pizzo sugli affari conclusi.
I vertici del clan avrebbero poi gestito abusivamente una condotta idrica con cui fornivano illegalmente acqua a numerose abitazioni della zona, dietro corresponsione di denaro. Un business illecito lucrosissimo che sfruttava i disagi della popolazione.
L’operazione odierna conferma che Cosa Nostra palermitana è tutt’altro che sconfitta e continua ad operare secondo i consolidati schemi criminali, puntando al rilancio della propria struttura militare e al richiamo delle tradizionali regole mafiose.